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ER CÒLLERA MÒRIBBUS[1]

converzazzione a l’osteria de la ggènzola[2] indisposta e ariccontata co’ ttrentaquattro sonetti, e tutti de grinza[3]

[1835-39-36]

  1. [Cholera morbus si chiamava allora comunemente; e molti dicevano, e continuarono a dire per un pezzo, còlera, invece di colèra; nè mancò chi lo chiamasse, anche per le stampe, la cholera. Quindi vero, o verisimilissimo, il ravvicinamento romanesco a collera e a morire.]
  2. [Della giuggiola. Osteria allora assai più famosa d’adesso, sulla piazza omonima in Trastevere. Oggi è stata sopraffatta da quelle di Rampichino, di Viècce a ttrova, ecc.]
  3. [Di polso.]