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244 Sonetti del 1834

naio 1834.      6 Il verbo fare, come i nomi coso e cosa, ha nel discorso volgare un impiego estesissimo. Qui sta per “eseguire, cantare.„      7 Paciòcca: donna giovane, bella e grassetta. Una donna pacifica è una pacioccona.      8 Argano.      9 Ci.      10 Curri (cilindri).      11 Vedi la nota 5.      12 Doppio accrescitivo di angiola. Il popolo di Roma, di mente fervida e portato naturalmente alla meraviglia e all’entusiasmo, si vale sovente di simili espressioni a significare il grado delle sensazioni dalle quali sono colpiti. Angiolona era poi ben da dirsi la Ronzi, per l’arte sua angelica, e pel bello e maestoso suo aspetto.      13 Vedi il sonetto intitolato Le cantarine, [18 mar. 34, nota 2.].


LI MIRACOLI DE LI QUADRINI.

     Chi ha cquadrini è una scima de dottore,
Senza manco sapé scrive né llegge:1
Pò sparà indóve vò rrótti e scorregge,
E ggnisuno da lui sente er rimore.2

     Pò avé in culo li ggiudisci, la lègge,
L’occhio der monno, la vertù, e l’onore:
Pò ffà mmagaraddio,3 lo sgrassatore,
E ’r Governo sta zzitto e lo protegge.

     Pò ingravidà oggni donna a-la-sicura,
Perché er Papa a l’udienza der giardino4
Je bbenedisce poi panza e ccratura.

     Nun c’è ssoverchiaria, nun c’è rripicco,
Che nun passi coll’arma der zecchino.
Viva la faccia de quann’-uno-è-rricco!

11 marzo 1834.



  1. Scrivere né leggere.
  2. Romore.
  3. Magari. [Dev’essere un accorciamento di magari Dio volesse!]
  4. Il Papa [Gregorio XVI] riceve le donne in giardino.