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234 Sonetti del 1833

sto.      3 Ci andava a stirargli ecc.      4 Le [gli] fece vedere.      5 [Cassetto.]      6 Ciotola.      7 Il papetto è una moneta d’argento da due paoli. [Poco più d'una lira nostra.]      8 [Dicendogli]: dicendole.      9 Son tutti tuoi.      10 Ironia di semplice.      11 Per [pagargli] pagarle.      12 Le lo [glielo] mise.      13 Che è questo?      14 Erano tutti miei!...      15 Uno per volta.


ER CURATO DE GGIUSTIZZIA.1

     Un curato da mette2 appett’a cquesto
Quanno lo pôi trovà ccerchelo puro,3
Dotto compagn’a llui, lescit’e onesto,4
Inzomma un zanto appiccicato ar muro.

     Addimànnelo5 ar chìrico: ecce testo:6
Lui te pò ddì ssi7 cquanto è mmuso duro,
E ssi8 ppe’ mmette9 li sciarvelli10 a sesto
Er vicolo11 lo trova de sicuro.

     È un vero Salamone:12 e lo sa Rrosa
Si13 in articolo affari de cusscenza
Vò la santa ggiustizzia in oggni cosa.

     Lei se14 fasceva fotte da Ggiuvanni,
E llui pe’ ffajje15 fà la pinitenza
J’ha16 bbuggiarato un fijjo de sett’anni.17

19 ottobre 1833


  1. x
  2. Mettere.
  3. Pure.
  4. x
  5. Dimandalo.
  6. Ecce testis.
  7. Se.
  8. x
  9. Mettere.
  10. Cervelli.
  11. La via, il modo.
  12. Salomone.
  13. x
  14. Ella si.
  15. Fargli, per «farle».
  16. Gli ha, per «le ha».
  17. Un saggio di questa giustizia distributiva lo ha dato un don Diego Mattei, pio parroco in Terni.