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Sonetti del 1831 99

ER PUNTO D’ONORE.

2.

     Bbe’, vvia, bbasta che ssii senza malanni,
Viè ddimani su a casa de Vincenza,
Oggi nun pòzzo dattela in cusscenza,
Perché vvado a l’erlìquie a Ssan Giuvanni.1

     Sta ggiornata che cqui, da tre o cquattr’anni,
Me confesso e ffo un po’ de pinitenza,
Perché cchi pijja oggi l’indurgenza
Va in paradiso co’ ttutti li panni.1

     Che tte fa un giorno ppiù o un giorno meno?
Mica è ggrano che ccasca!2 morissi oggi,
Te vorìa compatì: tanto sei pieno?

     Oé però, si è vvero de st’orlòggi,3
Pe’ nnun mancà a li patti, té lo smeno,
Ma cqui ddrento cuccù cche mme l’appoggi!

Roma, 22 novembre 1831.

  1. 1,0 1,1 [A San Giovanni in Laterano, le reliquie sono quasi innumerevoli, come le indulgenze che si possono lucrare visitandole, specialmente in certi giorni dell’anno. “Innumerabilis propemodum est spiritualium Thesaurorum omnis generis, omnisque praestantiae copia....„ Cosi il Rasponi comincia il capitolo delle indulgenze nella sua opera: De Basilica et Patriarchio Lateranensi; Romae, 1656, pag. 201. In quanto poi alle reliquie, ecco quel che ne dice il Crescimbeni: “Sopra il Ciborio„ dell’altare papale, che “è lo stesso nel quale celebrarono San Pietro Principe degli Apostoli, e i suoi Successori fino a San Silvestro, v’è il Tabernacolo, ove si conservano le Teste de’ Gloriosi Santi Pietro, e Paolo,.... e anche altre Reliquie..., le quali essendo conside- rabilissime, per chiunque non ne avesse notizia qui ne faremo breve racconto. Elleno adunque sono. — Del Sangue, e dell’Acqua, che uscirono dal costato di Gesù Cristo Signor Nostro, allorchè fu trafitto in Croce dalla Lancia. — Una Tavola fabbricata delle Ceneri di più Santi Martiri, in mezzo alla quale v’è del Legno della Santissima Croce. — Il Vestimento di Porpora, col quale fu vestito per ischerno nel Pretorio di Pilato lo stesso Cristo. — Parte della Spugna, nella quale gli fu dato a gustare sulla Croce l’aceto mescolato col fiele. — Il Velo, che si trasse dal Capo la Beata Vergine, per ricoprire la nudità di Lui sulla Croce; nel qual Velo si veggono ancora delle stille del Sangue. — Il Sudario asperso di Sangue, col quale gli fu ricoperto il volto nel Sepolcro. — La Camicia, che gli fece colle sue mani la Beata Vergine. — Parte dello Sciugatoio, del quale Cristo si servì per asciugare i piedi agli Apostoli dopo la lavanda. — De’ Capelli, e delle vestimenta della Beatissima Vergine. — Parte del mento di San Giovan Batista. — Delle Ceneri, e del Sangue del medesimo, e il suo Ciliccio (sic) tessuto di peli di Cammello. — Un dente di San Pietro Apostolo. — Il Calice, in cui bevè senza nocimento il veleno San Giovanni Evangelista. — La Tunica dello stesso Santo. — Parte della Catena, colla quale legato venne il medesimo da Efeso in Roma. — Una Spalla di San Lorenzo Martire. — Il Capo di San Pancrazio Martire, dal quale in uno degl’incendi della Basilica per tre giorni continui uscì sangue in gran copia. — Il Ciliccio di Santa Maria Maddalena. — Delle Ossa, e del Velo di Santa Barbara Vergine, e Martire. — Il Capo di San Zacheria Padre di S. Giovan Batista. — Del Sangue di San Carlo Borromeo. — De’ Precordj, e del Sangue di S. Filippo Neri. — Le quali Reliquie si mostrano solennemente al Popolo la Domenica della Resurrezione, avanti, e dopo i Vespri; e la loro autentica, e d’altre molte, che parimente sono inchiuse in detto Tabernacolo, e non si mostrano, apparisce (a riserva delle ultime due) da un’antichissima Tavola, o Scrittura in Musaico affissa nella testa destra del Portico Leoniano dalla parte dell’Organo.„ (Stato della SS. Chiesa Papale Lateranense ecc.; Roma, 1723; pag. 92-94.) Come poi se tutto questo fosse poco, a pag. 123, e in una Giunta in fine, dice che nelle stanze “sotto il Portico Leoniano si conservano l’Arca Foederis, il Pastorale d’Aronne, la Verga di Mosè, e la Tavola, in cui Cristo Signor nostro fece l’ultima Cena co’ Discepoli,... e tra le altre molte Reliquie,... alcuni frammenti delle Ossa de’ SS. Apostoli Filippo, e Giacomo,... una porzione del Braccio destro di S. Gregorio Magno, un’altra degli Omeri di S. Lorenzo, un’al- tra del Capo di S. Pancrazio Fanciullo, e Martire, e finalmente un’altra delle Reliquie di S. Artemisia Vergine, e Martire.„]
  2. [Se non si miete a tempo, si sottintende. Modo comunissimo anche nell’Umbria.]
  3. Buboni.