Tièlle, — Ruzze,1 e la mappa nun cunvina!2...
Che strumenti so’ cquesti ch’hai portato? —
Oh bbuggiarà! le chiave de cantina!
- Note
- ↑ Irrugginite.
- ↑ L’ingegno non combina con la toppa.]
Questo sonetto divenne popolarissimo in grazia della
trovata. Ma, come forma, è una porcheria; e coloro (son tanti anche tra i Romani!) che hanno potuto crederlo roba del Belli, si vede che pigliano facilmente il princisbecco per oro. Cfr. la nota 6 del sonetto:
L’anima ecc., 15 genn. 35 Cianche: zanche, gambe.
Ho già avvertito più volte che il naso di Gregorio era molto grosso e adunco.
Esclamazione vocativa che tiene il luogo di o, e che si pronunzia molto aperta.
Eccomi, cioè: "eccomi pronto ad aprire.„
Gregorio era stato frate, e tutti dicevano che gli piaceva di mangiar bene e ber meglio. "Sgrullà vale "scuotere, sbattere.„ Si sgrulleno i panni impolverati, i tovaglioli, ecc., e così le chiavi femmine, per farne uscire quel che potesse essersi introdotto nel cannello.
Sana e salva. [La frase è tolta dalla nota formula di scongiuro delle streghe al diavolo: "Sopr'acqua e sopra vento, portami alla Noce di Benevento.„ Cfr. la nota 4 del sonetto: La, str&cja^ 3 f ebb. 33.]
Danari.
[V. la nota 13 del sonetto: La morte eco. (2), 11 genn. 31]