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Sonetti del 1836 15

LA COMMUGGNÓNE1 IN FIOCCHI.2

     Naturale: oggi è la siconna festa
De pasqua, e ttutti quanti li curati
Vanno a pportà ccór bardacchino in testa
La commuggnóne in fiocchi all’ammalati.

     Nissuno ve lo nega che ssii questa
Bontà de preti e ccarità dde frati.
Perantro3 fra cquell’ua sc’è mmorta agresta,4
Né abbasta un fiore pe’ infiorà li prati.

     Voi me chiamate a mmé ttroppo sofistico,
Perchè mm’azzardo a ggiudicà a lo scuro
Fin la dispenza der pane ucaristico.

     Nun parlo de quer pane io, fratel caro,
Io dico ch’er bon core sarìa puro5
De dispenzà cquell’antro6 der fornaro.

4 aprile 1836.

  1. Comunione.
  2. [Portata, cioè, con maggior pompa del solito.]
  3. Peraltro.
  4. Fra quell’uva c’è molto agresto.
  5. Sarebbe pure.
  6. Quell’altro.