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222 Sonetti del 1844

ER TRAFICHINO INGROPPATO.1

     È rricco assai. Ggià cquanno mòrze2 er zio
Je lassò er gallinaro sano sano:3
Poi da vent’anni che ffa l’ortolano
N’ha impozzati,4 di’ ppuro, un buggerio.

     E ssapessi si cquanto è rraffacano!5
Pe’ stiracchià nnun ce la pò un giudio.
Quello è un ometto bbono, te dich’io,
D’avé un mijjaro o ddua ner canterano.6

     Lui dateje un bajocco ch’è un bajocco:
Tanto lo svorta, lo stira, lo stenne,
Che cce campa da mo ssin a ssan Rocco.

     E arimìstica,7 e imbrojja, e aricutìna,8
Che ddoverìa stà mmosscio,9 a cquer che spenne,10
E11 a ccasa sua c’è er latte de gallina.12

9 dicembre 1844.

  1. [Il trafficante che ha messo da parte molti quattrini.]
  2. [Morì.]
  3. [Il gallinaio, il pollaio, intero intero.]
  4. [Ne ha messi in pozzo, messi da parte.]
  5. [Raffacano, o rafacano, vale: “cavillatore e d’animo gretto.„]
  6. [Cassettone, a Firenze. Canterano e anche canterale, nel resto della Toscana.]
  7. [Rimescola.]
  8. [Raccoglie.]
  9. [Star magro a roba.]
  10. [A quel che spende: se si considera quello che spende.]
  11. [E invece.]
  12. [C’è ogni ben di Dio. — La frase è d’uso comune anche in Toscana, e forse in tutta Italia; e s’incontra quasi tale e quale anche in Petronio: “Lacte gallinaceum, si quaesieris, invenies.„ Satiricon, XXXVIII.]