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Sonetti del 1836 13

ER MERITO.

     Merito dite? eh ppoveri merlotti!
Li quadrini, ecco er merito, fratelli.1
Li ricchi soli so’ bboni, so’ bbelli,
So’ ggrazziosi, so’ ggioveni e sso’ ddotti.

     A l’incontro noàntri2 poverelli
Tutti schifenze,3 tutti galeotti,
Tutti deggni de sputi e de cazzotti,
Tutti cucuzze4 in cammio de scervelli.5

     Fa’ ccomparì un pezzente immezzo ar monno:
Fussi magàra6 una perla orientale,
“Presto cacciate via sto vagabbonno.„

     Tristo chi sse7 presenta a li cristiani
Scarzo8 e ccencioso. Inzìno pe’ le scale
Lo vanno a mmozzicà ppuro9 li cani.

3 aprile 1836.

  1. [Qui sta per “cari miei, amici miei,„ e simili.]
  2. Noi altri.
  3. [Schifezze]: sozzi, gente da letamaio, spregevoli, ecc.
  4. [Zucche.]
  5. In cambio di cervelli.
  6. Fosse magari.
  7. Si.
  8. Scalzo.
  9. Pure.