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Sonetti del 1837 129

ER RISPETTO.

     Rispetto? se lo meriti, er cojjone.
Se1 presenta accusì2 ccom’un vassallo,3
E cchi ha, ssant’Iddio, da rispettallo?
Si jje4 sputen’in faccia, hanno raggione.

     Io so cche cquanno adesso che ffa ccallo,
Porto a smove5 er cavallo der padrone,
Dove passo oggni sceto de perzone
Me porteno rispetto p’er cavallo.

     Lui se vesti6 com’è da servitore,
E ssarà arispettato e ariverito
E ariscevuto a pparo d’un ziggnore.

     Chi avessi7 allora quarche bbrutt’idea
De fà uno sfrèscio8 a llui, ccusì vvistito,
Doverà arispettà la riverèa.9

9 novembre 1837.

  1. Si.
  2. Così.
  3. [Becero, mascalzone.]
  4. Se gli.
  5. Movere.
  6. Si vesta.
  7. Avesse.
  8. Di fare uno sfregio.
  9. Livrea. [Ci annettono l’idea di riverire.]