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Sonetti del 1835 363

LA RILIGGIONE DER TEMPO NOSTRO

     Che rriliggione! è rriliggione questa?
Tuttaquanta oramai la riliggione
Conziste in zinfonie, ggenufressione,
Seggni de crosce, fittucce a la vesta,1

     Cappell’in mano, cenneraccio in testa,
Pessci da tajjo, razzi, priscissione,
Bbussolette,2 Madonne a ’ggni cantone,
Cene a ppunta d’orloggio,3 ozzio de festa,

     Scampanate, sbasciucchi,4 picchiapetti,
Parme,5 reliquie, medajje, abbitini,6
Corone, acquasantiere e mmoccoletti.

     E ttratanto er Vangelo, fratel caro,
Tra un diluvio de smorfie e bbell’inchini,
È un libbro da dà a ppeso ar zalumaro.7

11 ottobre 1835

  1. Fettucce che le donne scampate da qualche malore proprio o altrui, o da qualunque altra disgrazia, sogliono per voto attaccare a una veste di prammatica.
  2. Bussolette da questua nelle chiese.
  3. Cene di vigilia, col timore della mezzanotte.
  4. Baciucchi.
  5. Palme.
  6. Piccolissimi scapolari benedetti.
  7. Al salumaio.