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278 Sonetti del 1835

UN INZÒGGNO.1

     Me so’2 fatto un inzòggno. Me pareva
D’èsse3 creato Papa in ner Concrave,
E mme vienissi4 avanti Adamo e Eva
A pportamme5 un bastone e un par de chiave.6

     Poi me pareva de stà in pizzo7 a un trave,
E un omo sceco8 me dassi9 la leva;
E mme trovavo solo in d’una nave,
Che un po’10 mme s’arrenava e un po’ ccurreva.

     Poi me pareva d’avé ccento bbraccia,
Novantanove pe’ ttirà cquadrini
E uno pe’ ddà indietro carta-straccia.

     Cqua11 ssento come un sparo de cannone,
Me svejjo abbraccicato12 a li cusscini,
E in cammio d’èsse13 Papa ero un cojjone.

6 settembre 1835.

  1. Un sogno.
  2. Mi sono.
  3. D’essere.
  4. Venisse.
  5. Portarmi.
  6. Un paio di chiavi.
  7. Sulla estremità.
  8. Cieco.
  9. Mi dasse.
  10. Talora.
  11. [A questo punto.]
  12. Mi sveglio abbracciato.
  13. In cambio.