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Sonetti del 1835 237

di Navarra, e di alcuni altri distaccamenti di diversi corpi. Il predetto vessillo era stato collocato innanzi l’Altar maggiore. Il Re era circondato dai suoi fedeli servitori, il Conte di Villemur, temporaneamente ministro della guerra, D. Carlo Cruz-Major, Gonzalez Moreno, e da altri personaggi addetti allo stato maggiore general dell’esercito. Il vessillo fu benedetto dall’illustre D. J. Echevarria Cappellano generale dell’esercito, e quindi consegnato al Colonnello dei lancieri di Navarra, cui S. M. il Re ne ha affidata la custodia. In tale circostanza S. M. pronunciò un commovente discorso, col quale mentre tributò i dovuti encomi al valore de’ suoi fedeli soldati, diede a conoscere che il vessillo che veniva loro affidato era stato a tale effetto ricamato dalla sua augusta cugina la Principessa di Beira, essendo andato perduto quello già pur ricamato dalla defonta augusta sua consorte. (Dall’Univers Religieux.„]      4 Questo dispaccio.      5 Fuori.      6 Nel profferire queste parole, da povero cuoco, si dovrà porre la mano al petto in atto di giuramento.      7 [Bigotto.]      8 Stendardo. E realmente il buon Carlo V nominò capitano lo stendardo de’ Sette Dolori.      9 Perchè comandi gli esercizi.