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Sonetti del 1835 207

mento, vivono in angustissima casa e malsana sul collo del Monte Quirinale presso il crocicchio delle Quattro-Fontane, il Cardinal Vicario Odescalchi ha persuaso il Papa di translocarle nel convento delle così dette Vergini, non lungi dalla Fontana di Trevi; e queste, malgrado della loro resistenza, riunirle con altre monache del loro instituto a Santa Lucia in Selci alla Suburra sul clivo dell’Esquilino-cispio.      5 Son disertate, rovinate.      6 Ostinazione. [V. la nota 7 del sonetto: Li vecchi, 17 genn. 35.]      7 Sfogarsi.      8 Semplicemente, “che se ne vadano.„      9 Forse.      10 Sentirgli, per “sentir loro.„      11 È per verità curioso l’udir dare il nome di madre e di padre a chi per voto si legò a perpetua castità. Nè quindi son rari in Roma gli esempi di claustrali dell’uno e dell’altro sesso, che non persuasi del senso spirituale attribuito a que’ due vocaboli, s’ingegnano di ricondurla alla naturale sua origine, sperimentando se meglio che allo spirito non convenga alla materia. Della quale vaghezza alcun beneficio pur deriva alla popolazione tradita dalla sterilità del celibato.