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126 Sonetti del 1835

LA SPOSA DE PEPP'ANTONIO

     Lei sia puro1 cór gruggno sbrozzoloso,2
Vecchia com’er cuccù cquanto tu vvòi:
Pe’ ggamme abbi du’ zzèrule:3 ma ppoi?
Pepp’Antonio pe’ llei sempre è lo sposo.

     Hai mai visto li tori a li procoj?
Un toro, Annuccia, dammelo ggeloso
De la su’ vacca, è affare assai scambroso4
Volé ffàllo5 penzà ccome che nnoi.

     Accusì è ll’omo. Dunque Pepp’Antonio,
Che sse la vedde6 stuzzicà da quello
J’aggnéde7 addosso e ddiventò un demonio.

     Se sa,8 ll’ommini porteno er cortello;
E essennosce9 de mezzo er madrimonio
Sce fu da fà e da dì ppe’ trattenello.10

1 febbraio 1835

  1. Pure.
  2. Bernoccoluto.
  3. Zèrula sarebbe come a dire: “una gamba a zigzag.„
  4. Scabroso.
  5. Voler farlo.
  6. Se la vide.
  7. Gli andò.
  8. Si sa.
  9. Essendoci.
  10. Per trattenerlo.