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Sonetti del 1833 69


ER GIUDIZZIO IN PARTICOLARE.

     Mentre in ne l’angonìa1 tira er fiatone,2
Se3 vede er peccatore accant’ar letto
Er diavolo a mman dritta co’ un libbrone,
E ll’angiolo a mman manca co’ un libbretto.

     Nell’uno e ll’antro4 sta ttutto er guazzetto5
De le cose cattive e dde le bbone,
Ch’abbi6 fatto in zu’ vita er poveretto:
Penzieri, parole, opere e omissione.

     Lui se vorìa7 scusà, mma Iddio nun usa
De sentì le raggione de chi mmore,
E lo manna8 a l’inferno a bbocca chiusa.

     Cusì in terra er Vicario der Ziggnore
Fa cco’ li vivi; e nnun intenne9 scusa
Da ggnisuno,10 ossii ggiusto o ppeccatore.

29 maggio 1833.

  1. Agonia.
  2. È affannato.
  3. Si.
  4. Altro.
  5. La mistura.
  6. Che abbia.
  7. Egli si vorrebbe.
  8. Manda.
  9. Non intende.
  10. Nessuno.