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234 Sonetti del 1834

ER CARDINALE DE PASTO1

     Cristo, che ddivorà! Ccome ssciroppa2
Quer Cardinale mio, Dio l’abbi in pasce!
E la bbumba?3 Cojjoni si jje piasce!
Come ssciùria,4 per dio! come galoppa!

    Quello? è ccorpo da fà bbarba de stoppa5
A un zei6 conventi: chè ssarìa capasce
De maggnajjese er forno, la fornasce,
Er zacco, er mulo, e ’r mulinaro in groppa.

     Lui se sfonna7 tre llibbre de merluzzo,
Quann’è vviggijja,8 a ccolazzione sola:
Capite si cche stommichi de struzzo?9

     Oh a lui davero er don10de l’appitito
Lo sarva dar peccato de la gola,
Perchè appena ha mmaggnato ha ggià smartito.11

3 aprile 1834

  1. Di buono appetito.
  2. Come ingolla!
  3. Il bere.
  4. Sciuriare, per “bevere con avidità.„
  5. Fare altrui bara di stoppa, vale: “lasciarlo al secco di tutto.„
  6. Sei.
  7. Si sfonda, si divora.
  8. Vigilia.
  9. È nota la credenza popolare intorno allo stomaco dello struzzo, capace di digerire il ferro come un marzapane o un berlingozzo.
  10. Dono, per “prerogativa.„
  11. Smaltito.