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Sonetti del 1834 205


ER MATARAZZARO.

     Ciamancàvio1 mo vvoi, sori cazzacci,
Co’ sti vostri segreti e cciafrujjetti2
Pe’ distrugge3 le scìmisce4 e ll’inzetti
Drent’a li matarazzi e a li pajjacci.5

     Pe’ vvoantri6 saranno animalacci,
Ma ppe’ cchi ccampa cór rifà li letti
Le scìmisce pe’ llui so’ animaletti
Che Ddio l’accreschi e cche bbon pro jje facci.

     Nun è nné er primo caso né er ziconno,
Che un letto pe’ ddu’ vorte in un’annata
S’è avuto d’arifà7 dda cap’a ffonno.

     Pe’ cquesto la bbon’anima de tata,8
Rifascenno9 li letti co’ mmi’ nonno,
Sce lassava10 una scìmiscia agguattata.11

19 marzo 1834.

  1. Ci mancavate.
  2. Ciafruglietti: imbroglietti, cianciafruscole.
  3. Per distruggere.
  4. Cimici.
  5. Pagliericci, sacconi.
  6. Voi altri.
  7. Si è avuto a rifare.
  8. Mio padre.
  9. Rifacendo.
  10. Ci lasciava.
  11. [Acquattata]: nascosta.