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134 Sonetti del 1834

tificali e in altre funzioni, per la lavanda delle mani del Papa, e di reggergli l’estremità della Falda, quanda mancava il Principe assistente al Soglio. (Cfr. Moroni, art. Senato Romano.) Lo stesso era degli altri municipi dello Stato pontificio, de’ quali il Pianciani scriveva: “Le gonfalonier jouit de certains privilèges, parmi lesquels nous pouvons citer celui de verser de l’eau sur les mains de l’évêque, quand la messe commence; les anciens ont le même privilège quand elle finit.„ Op. cit., vol. III, pag. 14.]      5 Il primo giorno di carnevale e il giovedì-grasso, il Senatore, in forma publica, batte, come si dice, il Corso, passando col suo seguito di cocchi per mezzo alle due file di carrozze che lo percorrono.      6 Un altro torzo. [Torso, torsolo. Cioè: “minchione.„] Prova superlativa della di lui dappocaggine e pusillanimità si ebbe nei torbidi civili del 1831, ai quali egli come primo magistrato del popolo e generalissimo della guardia urbana avrebbe potuto dare una direzione che ristaurasse in qualche modo il Senato dalle usurpazioni dei Papi. Il Senatore, al primo sospetto di movimenti popolari, si chiuse nel palazzo e ne fece puntellare i portoni.      7 Da metterlo.