Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
380 | Sonetti del 1833 |
LI TEATRI DE MO.
Che vvò’ annà!1 Ttordinone2 è una porcara
Che mme pare er teatro de le palle,3
Va’ a Crepanica:4 è cchiuso. Va’ a la Valle,
E nnun ce trovi ppiù la piccionara.5
Pe' ccocciòli6 viè ffòra una caggnara
De lanternini-a-ojjo de le stalle!7
Ar zoffione8 je schiaffeno a le spalle
Un zoffiettone da soffià la fiara!9
Vò’ annà in pratea? te danno un bullettino
Che ppe ttrovatte er posto hai d’annà a scola
E imparatte a l’ammente l’abbichino!10
Llì ppoi, come un pupetto11 in vesticciola,
Sbarrato fra ddu’ tavole e un cusscino,
Fai la cacca e la pisscia a la ssediola.12
Roma, 20 gennaio 1833
- ↑ [Che vuoi andare!]
- ↑ Vedi il sonetto... [Chi nnun vede ecc., 8 febb. 32, nota 1.]
- ↑ In questo teatro, rinnuovato con gran dispendio dai duchi Torlonia, sono state poste delle palle indorate sui parapetti tra l’uno e l’altro di tutti i palchetti. Avvertasi qui che il vocabolo palle è sinonimo di genitalia: diciamolo in latino per verecondia.
- ↑ Il Teatro Capranica.
- ↑ Nel luogo dell’ultimo ordine, sempre il più basso e indecoroso, in questo teatro rifabbricato si è praticata una galleria, sostenuta in giro da colonne, sulle quali si appoggia anche il lacunare del teatro.
- ↑ Così chiamavansi alcuni tegami pieni di sevo, che formavano, sino a non molti anni addietro, la illuminazione avanti alla scena.
- ↑ S’intendono le due lumiere che sorgono belle accese tra l’orchestra e la scena, succedute ai tegami di sevo, ecc., che anticamente usciva un falegname ad accendere, vestito nel suo proprio abito alquanto sudicetto, e parlando ad alta voce coi suoi confratelli sparsi qua e là pel teatro in altre faccende.
- ↑ Suggeritore. [In francese: souffleur.]
- ↑ Fiamma. [Si usa anche nell'Umbria.]
- ↑ Ad imparare [E impararti] a mente l’abbaco: allude ai biglietti numerati.
- ↑ [Pupo, pupetto: bambino, bambinello. Dal lat, pupus.]
- ↑ Così è chiamato il mobile che serve di uso necessario ai bambini: e così è chiamato il luogo da sedersi in tutte le panche di Tordinona, e in alcune privilegiate di Valle.