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Sonetti del 1832 255

tempo i Romani avevano spirito e rinomanza.      7 Frammento di statua o di gruppo rappresentante Menelao che sostiene il cadavere di Patroclo. Fu trovata lì presso (piazza Pasquino) al principiare del secolo XVI, vicino alla bottega di un sarto, morto poco innanzi, il quale era di spirito molto satirico e aveva nome Pasquino. Esposta appena la dissotterrata statua alla vista del popolo, fu tosto da lui chiamata Pasquino e divenne il luogo d’affissione delle satire pubbliche, dette perciò fin d’allora «pasquinate».      8 Frammento di colosso dalla cinta in su, ma privo di braccia e di naso. Dal costume egiziano del pallio aggruppato in un sol nodo sul petto, argomenta il Winckelmann poter questo simulacro avere rappresentato una Iside. [Questa nota non è nell’autografo del sonetto, ma in un pezzettino di carta, che insieme con altri ho trovato in una busta, sulla quale sta scritto: “Varianti e note per alcuni sonetti già fatti e ricopiati.„]      9 Per unire alla massa, agli altri.      10 [Altro avanzo di statua, che nelle satire popolari fa spesso, come Marforio e Madama Lucrezia, da pertichino a Pasquino. V. la Prefazione. — S'intende che Madama Lugrezia è la moglie del disgraziato preso di mira nel sonetto, e Grigorto è il figliolo.]