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186 Sonetti del 1832


LE DU’ PORTE.

     Er piovano, dimenica, ha spiegato
Drento a la spiegazzione der Vangelo,
Che ddu’ porte pell’omo disgrazziato
So’ ssempre uperte: una in Chiesa, una in Cielo.

     Pe’ st’urtima lo dichi chi cc’è entrato:
In quanto all’antra je lo fa ddì er zelo.
Ma cchi nnell’ovo sa ttrovacce er pelo,1
Pò aribbatte2 le prediche ar curato?

     Nun pijjamo le cose a la parola:
Tutte le cose ar monno hanno du’ facce,
Ma ste du’ porte hanno una faccia sola.

     Tu vva’ a le cchiese de Palazzo:3 vacce:
E, ssi nun entri pe’ la gattarola,4
Vatte a ttrova5 la porta per entracce.6

Roma, 1 dicembre 1832.

  1. Trovare il pelo nell’uovo: proverbio, indicante sottigliezza, o scrupolosità di osservazione.
  2. Confutare.
  3. [Detto così assolutamente, s’intende sempre il Palazzo del Papa.]
  4. [Gattaiola.]
  5. [Varri a trovare.]
  6. È necessario avere un biglietto d’ingresso alle cappelle papali.