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Sonetti del 1830 95

ciata, se non venivano a restaurarla e a puntellarla gli Austriaci, invocati dal Papa fin dal 19 febbraio.]      5 Nascondere. [Sulle paure quasi proverbiali di Papa Gregorio, si vedano, tra gli altri, anche i sonetti: Er Carnovale ecc., 20 genn.Fonte/commento: ec, e Er Viatico ecc., 21 magg. 37.]      6 Mangiar l’aglio: invelenire.      7 Si.      8 Mettersi in chicchera: vestirsi in pompa.      9 Dispone.      10 Se gli ripullula.      11 Il millantatore. [Napoletano guappo, spagnolo guapo.]      12 Cerca.      13 Di far nascere un fungo: suscitare un improvviso pretesto.      14 Pretesto.      15 Si volta.


L’INAPPETENZA DE NINA.1

     Eh sor dottore mia, che vvorà ddì
Che mm’è sparita quell’anzianità2
Che ’na vorta sentivo in ner maggnà,
Anzi nun pòzzo ppiù addiliggerì?3

     Me s’è mmessa ’na bboccia propio cquì:4
’Ggni sempre ho vojja d’arivommità;
E cquanno, co’ rrispetto, ho da cacà,
Sento scerti dolori da morì.

     Perchè nun m’ordinate quer zocché5
Che pijjò Ttuta6 quanno s’ammalò
Pe’ sgranà7 ttroppi dorci der caffè?

     Oppuramente un po’ d’asscènzo,8 o un po’
De leggno-santo: ché ar pijjà, ppe’ mmé,
Io nun ciò9 ggnisun scrupolo, nun ciò.10

Morrovalle, 22 settembre 1831.

  1. [Di Caterina.]
  2. Ansietà.
  3. Digerire.
  4. Un peso, una grevezza, indicando lo stomaco.
  5. Quel non so che.
  6. [Gertrude.]
  7. Mangiare. [Ma è detto sempre, come del resto anche a Firenze, dei mangiatori ingordi.]
  8. Assenzio.
  9. Non ci ho.
  10. Difficoltà.