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90 | Sonetti del 1830 |
è ccome la castaggna: bella de fòra, e drento la magaggna; — Nun bisoggna fermasse a la prima ostaria. Ma il Belli battezza spesso i proverbi per modi proverbiali, e viceversa: errore comunissimo al suo tempo, e che io il più delle volte lascerò correre, potendo il lettore avvertirlo da sè. — Cquadrino: quattrino, il centesimo del papetto, o lira romana, che valeva poco più della nostra.] 4 [La figlia di Girolama.] 7 Bertoldo e Bertoldino, scaltri contadini, eroi di una leggenda, ridotta poi in versi da una società di valenti poeti.
ER COTTO SPORPATO.1
Evviva er zor-Don-Dezzio-co’-le-mela!2
Ste strade sce l’avete ariserciate3...
Ah, ddiscevo accusì de scèrta tela4
Che sse venneva sulle cantonate.
Dite la verità, ttanto ve pela?5
Su, ffateve usscì er rospo,6 vommitate:6
Eh vvia, co’ nnoi cucchieri ste frustate?7
Cascate male assai:8 sémo de vela.9
Pare che cquanno ve smicciate10 quella
Benedetta-pòzz’-èsse,11 fòr dall’occhi
Ve vojji schizzà vvia la coratella.
Pare ch’avete d’aspettà li ggnocchi!12
V’annerebbe un bocchino,13 eh sor Brighella?
Oh annateve a ccercà chi ve l’immocchi.14
13 ottobre 1830.
- ↑ Innamorato cotto-spolpato.
- ↑ [Si dice comunemente a chi cammina adagio, con tutto il suo comodo.]
- ↑ Riselciate. Questa si usa con chi passa continuamente sopra una strada per alcun fine.
- ↑ Quando chi parla è interrogato sul senso del suo discorso, ed egli non vuole rispondere a tuono, dice quello che riporta il verso.
- ↑ Vi scotta? (questo amore).
- ↑ 6,0 6,1 Parlate.
- ↑ A noi non se ne dànno ad intendere di queste.
- ↑ Capitate male.
- ↑ Siamo in umore di dar la baja.
- ↑ Guardate.
- ↑ [Possa essere.]
- ↑ State a bocca aperta come aspettaste ecc.
- ↑ Vi anderebbea genio un bocchino? Bocchino: cosa che cada in bocca aperta a riceverla.
- ↑ Chi ve lo imbocchi.