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82 Sonetti del 1830


Camardella non ne fece che una sola assai grossa: nel settembre del 1749, ammazzò con un colpo di terzetta il canonico Donato Antonio Morgigni, che, mancandogli di parola in una questione d’interessi, aveva potuto farsi dar ragione davanti al tribunale, benchè realmente avesse torto. Quel modo proverbiale però, non nacque tanto dal preticidio (cosi lo chiama il Casti, Nov. XXVI, st. 16), quanto dallo scandalo che il Camardella dette otto giorni dopo, allorchè, condotto alla forca sulla Piazza di Ponte Sant’Angelo, rifiutò ostinatissimamente di convertirsi, benchè il celebre frate Leonardo da Porto Maurizio ci adoperasse per quasi un’intera giornata tutta la sua eloquenza, cha davvero non era poca, e il boia, dal canto suo, i soliti schiaffi, le solite fìnte d’impiccarlo senz’altro indugio, e i soliti carboni ardenti, o lastre infocate, o cera liquefatta sulle mani, per atterrirlo con un assaggio anticipato de’ tormenti dell’inferno. De’ quali schiaffi, finte, carboni, ecc., quantunque mi manchino testimonianze scritte, perchè non m’è riuscito di ritrovare una Relazione del fatto, che fa stampata a parte (V. il Diario Ordinario di Roma, 27 sett. 1749); si può tuttavia esser certissimi, per la tradizione che ne dura ancora e per l’uso che n’era stato fatto pochi anni prima in casi simili. (V. le cit. Giustizie dell’Ademollo, pag. 57 e 80.) Se non che, mentre negli altri casi pare che giovassero, in questo non servirono che ad inasprire di più il paziente, il quale, alla minaccia dell’inferno, rispondeva che era contentissimo di andarci, per fare a tizzonate col canonico. E perciò a Roma, anche adesso, quando uno fa il caparbio, gli si grida contro: Gammardella! — Nel 1845, il boia Bugatti, come si rileva dalle citate sue Annotazioni, decapitò in Spoleto un “Raffaele Gammardella di Ancona, forzato, reo di omicidio deliberato.„ Ma questo secondo Gammardella è del tutto oscuro.]      2 Vide.      3 Non volle affatto convertirsi.      4 Saldo.      5 Morì.      6 In eterno. [“....Rispondendo sempre Vendetta, persisteva ostinato nella sua impenitenza,...„ e “quantunque per grazia differita fosse l’esecuzione della sentenza fìno alla sera, volle morire ostinato chiedendo Vendetta anche col capestro alla gola.„ P. Gius. Mar. da Masserano, Gesta ecc. del B. Leonardo da Porto Maurizio; Roma, 1796; pag. 116. — “Vendetta, grida il reo, nè altrui dà retta; Penzolon cade e grida ancor vendetta.„ Casti, l c. cit.]      7 Rivolto.      8 Il B. Leonardo da Porto Maurizio.      9 Videro.      10 Ribaldo.      11 [“....Dalle scale stesse del patibolo, da cui pendeva il cadavere di quel misero, parlò con tal veemenza sopra l’impenitenza finale, che cavò le lagrime dagli occhi di tutti.„ P. Gius.