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Prefazione | cclxix |
è certo che vi corrisponderà la vis comica, egli avrà senza dubbio un bel posto nella storia delle nostre letterature dialettali.1
Tornando al Ferretti, io posso affermare con piena sicurezza, che ne’ molti sonetti di vario argomento composti prima e dopo della Duttrinella, egli continua sì, e fedelmente, la maniera del Belli, della quale conosce tutti i segreti; ma tratta soggetti affatto nuovi, o che il Belli ha trattato sott’altro aspetto. In altri termini, egli si serve dell’arte stessa del maestro, del quale par
- ↑ Queste pagine intorno al Marini (pubblicate, come ho già detto, con le altre del presente capitolo, noi 1878) suscitarono una battaglia critica tra i professori Raffaello Qiovagnoli e Francesco Sabatini; il primo de’ quali preso a difendere il simpatico poeta contro 1 miei appunti, e il secondo a confermarli. (Cfr. Sabatini, Polemica Ro-
Si state male, annate ar Vicariato,
Fateve fa du’ righe de licenza
Colla passata dietro der curato.
E portatela a me, che quanno ho visto
De potè sta tranquillo de coscienza,*
Metto in padella puro Gesù Cristo.
Ecco anche il Miracolo della Madonna in Trastevere, scritto nel 1872:
A volémme intignà che quell’immaggine
Della Madonna, drento ar tabbernacolo,
Che va smovènno l’occhi pe’ miracolo.
Sia un’impostura, è proprio cocciutaggine.
Ma er Vicariato doppo tante indaggine,
Dimme, cià forse trovo quarche ostacolo?
Maer popilo che approva lo spettacolo,
Siconno te, lo fa pe’ cojonaggine?
Ah... mo la stella je se fa contraria
A sti Tajani, e quanti qui se troveno
La dovranno pijà l’erba fumaria!**
Ste smosse d’occhi, Checco mio, te proveno
Che quarche cosa certo c’è per aria!... —
Si, ce so’ li filetti che li moveno.
* Cuscenza, doveva dire; e così, poco sopra, Co’ la passata e non Colla passata; e nel sonetto seguente, De la Madonna e non Della Madonna, propio e non proprio.
** Cioè: "dovranno scappar via, scomparire.,, E questo modo dì dire, comunissimo, proviene da un ravvicinamento del fumo di fumaria, che è realmente un’erba medicinale, dai Toscani chiamata anche fumosterno, alle frasi andare in fumo, scomparir come il fumo, ecc.