![]() |
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. | ![]() |
Prefazione | cclxi |
anche il curato, da buon Romanesco, ci ha le sue. Quando Peppetto gli domanda che cosa significa la parola adulare, egli, conoscendo i suoi polli, dice:
..........Eh, questo qui è ’n affare, |
E dopo aver detto col catechismo che l’estrema unzione aiuta anche a riacquistare la sanità del corpo, se Dio crede che questa sia utile alla salute dell’anima; siccome Peppetto vuol sapere che cosa accade se Dio crede diversamente, egli, seccato, risponde:
..........E allora poi st’untata |
Ad accrescere varietà e ridicolo vengono gli spropositi; giacchè, per esempio, il nostro Peppetto muta l’eucaristia in carestia; e leggendo la parola fornicazione, vuol saper dal curato come c’entri er forno. I misteri gaudiosi del rosario sono per lui misteri da ride; sente chiamar novissimi la morte, il giudizio, l’inferno e il paradiso, e afferma con gran sicurezza che qui il Bellarmino ha sbagliato, perchè queste cose so’ più vecchie der brodetto; legge nel catechismo che Dio “ci vuole.... mondi, non solo nell’esteriore, ma anche nell’interiore,„ e lui intende:
Che nun abbasta de lavasse er viso, |
Come si vede anche da questi pochi saggi, al Ferretti non manca una ricca vena satirica; e se teniamo