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Prefazione cci


dieci libbre di zuccaro ed altrettanto di caffè, sono occorsi 40 scudi [in cedole]; una canna di scarlatto è stata pagata scudi 150.„1

Di quello stesso periodo di tempo, e allusivo a simili e ben più gravi taglieggiamenti, e alle spoliazioni delle nostre biblioteche e de’ nostri musei, dev’essere anche un altro famoso dialoghetto, del quale però non ho potuto trovare testimonianze sincrone:

Marforio. È vero che i Francesi son tutti ladri?
Pasquino. Tutti, no; ma bona-parte.

Appena fu noto che il cardinal Chiaramonti, eletto Papa, aveva assunto il nome di Pio VII, Pasquino, memore del nepotismo d’altri Papi, gli disse: Settimo, non rubare.

E poiché il Chiaramonti ebbe comune con tanti non umili Vicari di Gesù Cristo la vanità di non far cambiare un mattone, senza metterci la solita epigrafe, una volta che per suo ordine fu rimbiancato non so quale edifizio, Pasquino ce la mise lui, cosi:

PIUS VII PONT. MAX.
hanc albitudinem
a fundamentis erexit
anno etc.


Perciò forse Leone XII, che successe a Pio VII, non volle “che il suo nome fosse apposto a nessuno de’ suoi lavori.„2 Ma con Gregorio XVI, si tornò daccapo, e “i monumenti pubblici furono contaminati di bugiarde iscrizioni.„3

  1. Silvagni, La Corte e la Società Romana ecc.; vol. I, cap. XXIII.
  2. Cardinal Wiseman, Rimembranze degli ultimi quattro Papi ecc.; Milano, 18-)8; pag. 154.
  3. Ranalli, Le Istorie Italiane; Firenze, 1868; vol. I, pag. 30. — Cfr. anello il sonetto del Bolli: Li nimmichi ecc., 8 nov. 1816.