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cc Prefazione


c’è anche una sestina, che è forse la cosa migliore dei due volumi:

     Vinceste, o Galli. Il trono è già distrutto;
Più Monarca non v’è. Liberi siete.
Godete pur del vostro ardire il frutto.
Abbia il comando ognun. Ma riflettete,
Che quando cantan tanti galli intorno,
Dice il proverbio: Non si fa mai giorno.

Il conte Alessandro Moroni, nelle Buffonerie vecchie e nuove (Roma, 1882; pag. 64), racconta: "Furono erette in Roma due statue, una grande alla Repubblica Francese con la iscrizione: Matri magnae, ed altra più piccola rappresentante la Repubblica Romana con la iscrizione: Filia grata. Pasquino volle farla da epigrafista, e spiegò la iscrizione in questo modo: La madre magna e la figlia se gratta.„

Altri però dicono che l’iscrizione fosse posta sopra un arco trionfale. Ma, per verità, io non son riuscito a trovarla in nessun modo in giornali e memorie del tempo che pure parlano di statue erette alle due Repubbliche e d’archi trionfali, e riferiscono altre iscrizioni consimili.

Sotto la data del 26 maggio 1798, trovo invece nel Diario dell’abate Benedetti: "Oggi è stata pubblicata questa satira:

Marforio. Che tempo fa, Pasquino?
Pasquino. “Fa tempo da ladri.„

E vedo che il povero abate aveva già, senza saperlo, preparato il commento alla risposta di Pasquino, notando pochi giorni prima un piccolo saggio de’ segni del tempo: — "20 maggio. è ordinata una requisizione della metà delle posate d’argento che possiede ciascuna famiglia. — 24 maggio. Oggi è stato affisso un ordine del Consolato per un’altra requisizione di posate d’argento. — Per