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cxciv Prefazione


A due.   Chi m’aiuta per pietà?

  Alme belle innamorate,
  Dite voi, che lo provate,
  Se più bel piacer si dà.

Eletto finalmente il Fantnzzi, morto di rabbia il Zelada, contenti gli altri, tanto più che il nuovo Papa, asceso sul trono, ha detto:

          Tutto per voi farò: tutti felici,
          Tutti paghi vorrei;

il dramma si chiude con un Coro di facchini del Conclave:

          Su compagni allegramente,
          Coroniam sì fausto dì:
          Di star chiusi finalmente
          Questa buggera finì.

Non sciuperà, io credo, la sua fatica, un giovane studente di lettere a cui ho consigliato di confrontare qualche manoscritto di questa satira con le stampe, che sono tutte, più o meno, monche e spropositate, e di farne un’edizione integra e corretta (che potrà dirsi la prima), aggiungendovi note storiche dichiarative e riscontri dei passi metastasiani parodiati.

La fioritura satirica del 1774-75 prò e contro i Gesuiti può dirsi che continuasse nel 76, per l’eroicomica incoronazione di Corilla; poiché i loiolisti si schierarono contro di lei, e gli antiloiolisti in favore: quasi tutti poi, contro il senso comune.

Uno de’ pochissimi che conservò il cervello a segno, fu il Milizia, che il 17 agosto scriveva al Conte di San-