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Prefazione clxxxiii


“Per il Cardinal Altieri, soggetto papabile, che è servito da un gentiluomo chiamato il Padre Sansimone, censurandosi alcune pratiche, che ha fatto per S. E., dove entra il sospetto di simonia:

Altieri vedran Papa le corone,
Se conduce in Conclave San Simone.1

Alla morte poi dell’Ottoboni, che lasciò straordinarie ricchezze al nipote, già da lui creato cardinale di soli diciotto anni, Pasquino esclamò: “Che fortuna per la Chiesa, se invece d’esser la figlia, fosse stata la nipote del Papa!„

Il 27 agosto del 1697, il ministro De Gubernatis, che rappresentava in Roma il Duca di Savoia, scriveva al suo Governo: “Nella congregazione della Riforma, tenutasi ultimamente innanzi a Sua Santità, fu determinato di far distruggere il teatro pubblico di Torre di Nona, ampliato e si può dire fabbricato colla spesa di cento e più mila scudi pochi anni prima, col consenso in iscritto del medesimo Papa. Si cominciò l’istesso giorno a mettere in terra alcuni palchetti: l’indomani, sulli richiami degl’interessati, non si proseguì la demolizione; ma ieri ed oggi si continua alla gagliarda, sicché finirà i suoi giorni con terzana doppia.... L’intenzione del Papa è ottima, ma l’ottimo non è sempre il meglio nel governo del mondo.„

Il Papa infatti, che era Innocenzo XII, non sapendo non volendo trovare altri mezzi, affinchè ne’ palchetti e negli appartamenti annessi al teatro si osservassero le leggi dell’onestà e della decenza, imitò il selvaggio, che abbatte l’albero per cogliere il frutto.

  1. Da un Ms. della Riccardiana: 8478