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clxxvi Prefazione


"tutto bello, e risanato dallo stroppio, e benissimo ornato, e... trasformato in un Nettuno, con barba e zazzara riccia canuta, con tridente in mano, acconcio e congegnato dentro di un bel carro trionfale, in forma di una gran conchiglia, con due gran rote e due grossi cavalli marini o Tritoni;„1 e così trasformato aveva profuso mille lodi al novo Papa; gliele fece poi ripagare con altrettante satire, specialmente a proposito della celebre cognata donna Olimpia, con la quale, per servirmi d’una frase del cardinal Pallavicino, ripetuta dal Curci, Innocenzo "introdusse il mostruoso potere d’una femmina in Vaticano.„2

Già, appena egli fu eletto, avendo la cognata "un maestro di camera che chiamavasi il conte PFiume,„ e che "godeva la di lei intera grazia;„ e usandosi metter per Roma delle lapidi indicanti l’altezza delle maggiori piene del Tevere, che per antonomasia è detto fiume comunemente; "fu posto alla statua di Pasquino un quadro fatto in lapis rosso, il quale rappresentava una donna nuda, ed una mano che con un dito accennava di questa donna, con il motto: sin qui arrivò fiume, alludendo a donna Olimpia.„3

Magis amat Papa Olympiam, quam Olympum, disse poi un’altra volta Pasquino; e dopo aver cancellato "in tutte le iscrizioni il nome d’Innocenzo,,, e sostituitovi: olympia primus pontifex maximus, o olimpia prima papessa,4 quando Innocenzo morì, il suo sdegno contro di lui e contro la Pimpaccia non ebbe più nessun freno.

  1. Antonio Gerardi, Trionfal Possesso della Santità di N. S. Innocentio X alla sacrosanta Basilica Lateranense, ecc. Roma, 1664; pag. 4.
  2. Curci, La nuova Italia ecc.; Firenze, 1881; pag. 73.
  3. Vita della celebre D. Olimpia ecc., fedelmente copiata dal manoscritto di un Contemporaneo [cioè dell' abate Gualdi, come oggi di novo sicrede], esistente nella Libreria del Vaticano; Roma, 1849; pag. 22.
  4. Ibid., pag. 111-12.