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clvi | Prefazione |
non curarsi per lo più delle accuse false, dànno agio ai birbanti di ridersi delle vere:
Sed si forte aliquid falsum aut emunctius audes, |
Con la Riforma però, alla quale Pasquino prestò validi aiuti,2 cresciute le paure della Corte papale, passò anche lui de’ brutti quarti d’ora: se ne occuparono perfino nel Concilio di Trento;3 ebbe egli pure i suoi martiri,4 i suoi confessori, i suoi rinnegatori. Ma, com’è naturale, per tutto questo la sua fama e il suo potere, anziché scemare, si accrebbero: di lui e per lui si scrisse in tutte le lingue de’ popoli civili, e spesso dagli uomini più insigni; Lutero postillava un esemplare de’ Pasquillorum;5 e con ragione, alla fine del secolo XVI,
- ↑ Pasquillorum, pag. 8-9.
- ↑ Cfr. la raccolta dello Schade, Satiren und Pasquille aus der Reformationszait. (Seconda edizione. Hannover, 1863. Tre volumi.)
- ↑ Sarpi, Istor. del Conc. Trid.; ediz. Barbèra; voi. II, pag. 2. — E nel cit. Pasquillus ecstaticus (ediz. di Ginevra, pag. 19): "Pasquil. Audio cardinalem Teatinum nuper in sacrosancto concilio multum aspere contra me declamitasse. Marf. Qua ratione? Pasquil. Quod fuissem ausus eum vocare hypocritam.„ Ma questo è forse uno scherzo, perchè il Concilio non si aprì, formalmente, che l’anno dopo.
- ↑ Salvator Rosa, nella Sat. IV:
Vanta i martiri suoi Pasquino ancora.
E nella V, alludendo al distico:Papa Pius Quintus ventres miseratus onustos,
Hocce cacatorium, nobile fecit opus,che fu, secondo alcuni, la cagione principale per cui Pio V mandò alla forca Niccolò Franco, esclama:
Verrebbe ai sassi di gridar la fola;
Mormora un Citarella, e s’arricchisce;
Il Franco appena parla, e dà nel boia. - ↑ Questo esemplare appartenne al Guizot, e, secondo un annunzio del Journal des Debats, doveva vendersi all’asta pubblica nel