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giovanni boccaccio. | 67 |
Il divenire subitatnente pastore ne inostra la eccellenza del suo ingegno, in quanto subitamente fu tanto e tale, che in breve spazio di tempo comprese per istudio quello che opportuno era a divenire pastore, cioè datore di pastura agli altri ingegni di ciò bisognosi. E siccome assai leggermente ciascuno può compren lore, due maniere sono di pastori; l’una sono pastori corporali, l’altra sono pastori spirituali. Li corporali pastori son di due maniere, delle quali la prima è quella di coloro che volgarmente da tutti sono appellati pastori, cioè i guardiani delle pecore e de’ buoi e di qualunche altro animale; la seconda maniera sono i padri delle famiglie, dalla sollecitudine de’ quali convengono essere e pasciute e guardate e governate le gveggìe de’ figliuoli e de’ servidori e degli altri suggetti di quelli. Li spirituali pastori similemente si possono dire di due maniere, delle quali Luna è quella di coloro li quali pascono l’anime de’ viventi della parola di Dio; e questi sono i prelati, i predicatori, i sacerdoti, nella cui custodia sono commesse l’anime labili di qualunche sotto il governo a ciascun ordinato dimora: l’altra è quella di coloro li quali, d’ottima dottrina, o leggendo quello che gli passati hanno scritto, o scrivendo di nuovo ciò che loro pare o non tanto chiaro mostrato o omesso, informano e gli animi e gl’intelletti degli ascoltanti o de’ leggenti; li quali generalmente dottori, in qualunche facultà si sia, sono appellati. Di questa maniera di pastori subitamente, cioè in poco tempo, divenne il nostro poeta. E che ciò sia vero, lasciando stare l’altre opere da lui compilate, riguardisi la sua Commedia, la quale con la dolcezza e bellezza del testo pasce non solamente gli uomini, ma i fanciulli e le femine; e con mirabil suavità, de’ profondissimi sensi sotto quella nascosi, poi che alquanto gli ha tenuti sospesi, rici’ea e pasce i solenni intelletti. Lo sforzarsi ad aver di quelle frondi, il frutto delle dere compiutamente l’altrui, il nostro Poeta bevve più tempo digestivo e salutevole beveraggio. Appresso il parere pastor divenuto, la sublimità del suo ingegno ne mostra, per la quale in brieve tempo divenne tanto e tale, che non solamente bastevole fu il governar sé, ma eziandio a mostrare agli altri ingegni la sua dottrina. Sono, al mio giudicio, di pastori due maniere: corporali e spirituali. Li corporali similmente sono di due qualità: l’una delle quali sono quegli che per le selve e per gli prati le pecore, gli buoi e gli altri armenti pascendo menano: l’altra sono gl’imperadori, i re, i padri delle famiglie, i quali con giustizia et in pace hanno a conservare i popoli loro connnessi, et a trovare onde vengano a’ tempi opportuni i cibi a’ sudditi et a’ figliuoli. Li spirituali pastori similmente dire si possono di due maniere: delle quali e l’una quella di coloro che pascono l’anime de’ viventi di cibo spirituale, cioè della parola di Dio; e questi sono i prelati, i predicatori et i sacerdoti, nella cui custodia sono commesse l’anime labili di qualunque sotto il governo a ciascuno or-dinato dimora. L’altra è quella di coloro li qmlili in alcuna scienzia ammaestrati prima, poi ammaestrano li altrui leggendo o componendo; e di questa maniera di pastori vide la madre
il suo fi"-liuolo divenuto. Lo sforzarsi ad aver delle frondi assai mani-