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giovanni boccaccio. | 63 |
detto libretto apparisca lui avere in animo di dovere in ciò comporre quattro libri, o che più non ne facesse dalla morte soprappreso, o che perduti siano gli altri, più non appariscono che due solamente. Fece ancora questo valoroso poeta molte epìstole prosaiche in latino, delle quali ancora appariscono assai. Compose molte canzoni distese, sonetti e ballate assai e d’ amore e morali, oltre a quelle che nella sua Vita Nuova appariscono; delle quali cose non curo di fare speziai menzione al presente. In cosi fatte cose, quali disopra sono dimostrate, consumò il chiarissimo uomo quella parte del suo tempo, la quale egli agli amorosi sospiri, alle piatose lagrime, alle sollecitudini private e publiche, e a’varii fluttuamenti della iniqua fortuna potè iadjolare: opere troppo più a Dio e agli uomini accettevoli che gl’inganni, le fraudi, le menzogne, le rapine e i tradimenti, li quali la maggior parte degli uomini usano oggi, cercando per diverse vie un medesimo termine, cioè il divenire ricco, quasi in quelle ogni bene, ogni onore, ogni beatitudine stea. Oh menti sciocche ! una brieve particella di un’ora, separato dal caduco coi’po lo spirito, e tutte queste vituperevoli fatiche annullerà, e ’\ tempo, nel quale ogni cosa suol consumar.si, o annullerà prestauiente la memoida del ricco, o quello per alcuno spazio con gran vergogna di lui sei’verà; che del nostro Poeta certo non avverrà, anzi, siccome noi veggiamo degli istruuienti bellici addivenire che per l’usargli diventan più chiari, cosi avverrà del suo nome; egli per esser stropicciato dal tempo, sempre diventerà più lucente. E perciò fatichi chi vuole nelle sue vanità, e bastigli l’esser lasciato fare, senza volere con ripi-ensione da sé medesimo non intesa, l’altrui virtuoso operare andar mordendo. quentia; e come che per lo detto libretto apparisca lui avere in animo di distinguerlo e terminarlo in quattro libri, o che più non ne facesse dalla mòrte soprappreso, o che perduti sieno gli altri, più non appariscono che i due primi. In cosi fatte cose, quali di sopi-a nai-rate sono, consumò il chiarissimo uomo quella parte del suo tempo, la quale egli agli amorosi sospiri, alle pietose lagrime, alle sollecitudini private e pubbliche, et a’ varii fluttuamenti della iniqua fortuna potè imbolare: opere troppo più a Dio et agli uomini accettevoli, che gl’inganni, le fraudi, le menzogni, le rapine et i tradimenti, li ((uali la maggior parte degli uomini usano oggi, cercando per qualunque via un medesimo fine, cioè di divenire ricchi, quasi nelle ricchezze ogni bene, ogni onore, ogni beatitudine stia. menti sciocche ! una bi-ieve particella d’una ora separerà dal caduco corpo lo spirito, e tutte queste vituperevoli fatiche annullerà; et il tempo, nel quale ogni cosa si suol consumare, o senza indugio a niente recherà la memoria del ricco, o quella per alcuno spazio con gran vergogna di lui serverà. Il che del nostro Poeta certo non avvei’rà; anzi si come noi veggiamo degli strumenti bellici avvenire, che usandogli più chiari diventano ogni ora, cosi il suo nome, quanto più sarà stropicciato dal tempo, tanto più chiaro e più lucente
diventerà.