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bra sorridere al truce aspetto della morte. E qual male, e cosa mai può temere, dice il Profeta, il giusto fra l’ombra di morte, se ha Dio che lo difende? Si ambulavero in medio umbræ mortis, non timebo mala, quoniam tu mecum es (Ps. 22 4). A fronte del grave pericolo non è ancora spenta la speranza di potersi conservare i preziosi suoi giorni. Si mette in opera l’arte degli uomini più abili; e da tutt’i punti dell’alma città s’innalzan preghiere a Dio. L’ostia adorabile viene esposta al pubblico dolore. I Sacerdoti sull’altare, le sagre Vergini nel chiostro, il popolo nel tempio levano le mani al cielo, e in dono dimandano la vita del lor tenero Padre, che sono sul punto di perdere. Ma il decreto di morte era uscito dal labbro dell’Eterno, e non potea rimanere voto d’effetto. L’augusto infermo conosce d’avere in terra compiti i suoi alti destini, e più non pensa che a prepararsi di comparire innanzi al suo Dio. Giusto