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Mantova, le straniere genti, e i nemici stessi del nome cattolico collo spettacolo d’una invitta sofferenza. Vi direi, che dissipate per uno de’ più prodigiosi avvenimenti le politiche tempeste, ritornò dall’esiglio come un prode guerriero dal campo della battaglia, cinto d’applausi e di gloria, e che il suo ritorno fu un trionfo simile a quello degl’Ilarii di Potiers, degli Eusebii di Vercelli, e degli Attanasii di Alessandria. Non potrei tacere che Cesena e Frascati ebbero anch’esse la sorte di essere irrigate dai suoi pastorali sudori. Non potrei tacere che l’ostro romano, con cui fu coronato il superiore suo merito, fu per lui una sorgente inesausta d’incredibili fatiche. Vi direi che l’onore di essere dal supremo Gerarca chiamato a partecipare del poter delle chiavi, servì mirabilmente a diffondere i ricchi fonti di sua sapienza in tutte le parti del mondo. Vi direi... Ma è tempo di volger lo sguardo al suo Pontificato. Quì è dove