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lezza di carattere, e mancasse in lui quella Sacerdotale fermezza, senza la quale l’autorità non ha forza, nè alcun successo il sacro ministero. Imperciocchè vero che in tutt’i rincontri, e perfino fra le più sensibili ingiurie che riceve dagli uomini, è come un Mosè mitissimus omnium; ma se vede conculcato l’onor di Dio, ma se vede la Fede in pericolo, ma se da man profana violati sono i diritti della Chiesa, Oza non istende impunemente la destra all’Arca. Egli è un Elia che impavido sa resistere ai furori ed alle ingiustizie d’Acabbo (9).
Rammentatevi la fiera lotta che negli ultimi tempi suscitossi fra il domator dell’Europa e il più mansueto Pastor della terra. Rammentatevi que’ giorni calamitosi della Chiesa, in cui spinger volevansi i Vescovi della Marca a tradire i lor sacri doveri. Chi fu il primo ad opporsi all’insane pretensioni di Cesare? Monsignor Vescovo di Montalto. Astri brillanti si son veduti ecclissarsi in quella