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EDIPO RE


EDIPOUN SACERDOTE

Sacerdoti, garzoni e fanciulli seduti.



edipo


O figli, o prole del vetusto Cadmo,
A che mai qui sedete, in man recando
Supplici rami nelle bende avvolti?
E tutta intanto la città d’incensi,
5E di peani, e di sospiri è piena.
D’altri fuor che da voi ciò udire, o figli,
Mal m’appagando, a voi ne vengo io stesso,
Io quel fra tutti rinomato Edipo. —
Dillo, o vecchio, tu dunque, a cui s’aspetta
10Pria di questi parlar: qui che vi trasse?
Qual timor? qual desio? Tutto per voi,
Tutto io vo’ far. Crudo sarei se in petto
Non sentissi pietà di tal consesso.