Quali poscia quà giunto! Oh nozze, oh nozze!
Me generaste, e il generato seme
Donde uscì ritornando, produceste 1355D’un sangue sol padre, fratelli e figli,
E mogli, e madri, e quanto al mondo insomma
V’ha di più reo. — Ma poi che dir non lice
Quel che far non è bello, ah per gli dei!
Via traetemi, tosto, o m’uccidete, 1360O gettatemi al mar, sì che vedermi
Più non possa persona. Orsù, degnatevi
Stender la mano a quest’uom miserando:
Nè timor vi trattenga. I mali miei
Nessuno, fuor ch’io, può sopportar; nessuno. coroo 1365Ecco a giovarti di consiglio e d’opra
Opportuno Creonte, a cui di Tebe
Restò la cura in vece tua. edipo
Me lasso!
Che mai dirgli dovrò? qual posso in lui
Speme locar, se, non ha guari, a lui 1370Onta recai d’ogni più iniquo oltraggio?
CREONTEcon le due figlie di Edipo EDIPO - CORO. creonte
Non a schernir, nè a rinfacciarti, Edipo,
Vengo le offese tue. — Ma voi, che fate?
Se non vi tien degli uomini rispetto,