Già tu darmi non puoi. — Quell’uomo, io dico,
Onde già guari in traccia vai, di Lajo
Proclamando vendetta, e minacciando, 445Qui sta. Creduto egli è stranier: ma poscia
Natio Tebano apparirà: nè lieto
Però ne fia; chè di veggente, cieco,
D’opulento, mendico, andrà con verga
La via tentando in peregrina terra. 450De’ figli suoi padre e fratello insieme
Verrà svelato, e della propria madre
Figlio e marito, e di suo padre al letto
Consorte ed uccisor. — Ciò in mente volgi,
Colà dentro tornando; e se bugiarde 455Troverai mie parole, allor di’ pure
Ch’io mai non seppi di profetic’arte. CORO Strofe I
Chi fia mai, chi fia l'empio
Dalla Delfica rupe a noi segnato,
Che il più nefando scempio 460Con le man sanguinose ha consumato?
Mova tosto più rapido
Di corsier procelloso in fuga il piede:
Chè già di lampi e folgori
Armato Apollo il fiede; 465E non use a fallire
Seguonlo già le inesorate Dire. Antistrofe I
Però che dalle cime
Balenò del Parnaso a noi comando,