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La storia del confine nord-orientale
Per comprendere bene che significato abbia l’assurda nostra frontiera con l’Austria è utile ricordare che ogni volta esistette un forte stato italiano i suoi confini furono sempre i naturali, cioè allo spartiacque alpino. Roma arrivava alle Alpi. Trentino, Friuli, Istria facevano parte della regione italiana. Dopo il disfacimento dell’impero romano il Regno d’Italia di Odoacre, dei goti, dei longobardi, dei franchi, degl’imperatori e re sassoni e svevi, termina costantemente alle Alpi. Trento, Bressanone, Bolzano, Val Venosta, il Friuli orientale fino all’alta valle dell’Isonzo vi sono inclusi. Trieste, l’Istria, la Dalmazia (con la Venezia lagunare) sono parte della prefettura italiana dell’Impero d’Oriente, la quale comprende pure l’antica Japidia romana, distinta dal Norico (attuale Carniola, Carinzia e parte della Stiria), cioè la Carsia o provincia di Postumia (Postoina, Adelsberg) che s’estende, come vedremo, tra la principale diramazione dell’Alpi Giulie fino al Quarnero e la catena dei Vena limitante l’Istria storica. Trieste, Istria e anche le isole venete sono