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La magnifica posizione dell’Austria verso di noi


La frontiera che Custoza e Lissa ci lasciarono in triste eredità è perfino doganalmente assurda. Difatti ogni giorno nascono impicci amministrativi e doganali, ad onta del reticolato di fil di ferro spinato rotto da porticine, che dovrebbe supplire alla mancanza di traccia naturale e ch’è come il simbolo di tutto il nostro inesistente confine con l’Austria. «In certi punti i buoi nell’arare passano e ripassano da uno stato all’altro: altrove uno dei buoi cammina nel territorio del Regno, l’altro calca il suolo imperiale. V’è un proprietario (anzi sono parecchi) che ha la casa al di qua e la stalla al di là del confine: il cortile è diviso» tra il Regno d’Italia e la monarchia degli Absburgo.

Ma la cosa tremenda è che la nostra frontiera ci lascia del tutto scoperti di fronte all’Austria. Giacchè le sue principali caratteristiche geografico-militari sono queste (senza contare quelle che derivano dal predominio dell’Austria