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tuccio e intrecciò lo mani appoggiandosele sul petto. — Per te, noi tutti siamo pazzi, — disse con calma. — E allora perchè vieni a molestarci? Forse noi ti molestiamo? Chi ti cerca?
— Come? Ma se non fate altro che calunniarmi! Voi dite che voglio farvi del male, mentre invece voglio farvi del bene! Sì, del bene, del bene: e ve lo farò, anche a vostro dispetto, anche per forza. Vedrai!
— Tu? Tu non potrai che far del male! Tu hai fatto del male e farai sempre del male! Eravamo un po’ tranquilli, ora: ed ecco, tu ritorni e pare che vengano tutti i diavoli! Se io ho da fare qualche cosa non domanderò parere a te! Farò quel che mi pare e piace! Se nostra madre ha da fare del bene non lo farà certo per tuo consiglio! Tu non le hai dato che dispiaceri.... Tu non hai fatto e non farai che del male.... A lei.... a tuo marito.... a tutti!
Gavina si fermò e si mise a ridere.
— Ma bravo! Ora ci voleva anche questa! Io ho dato dispiaceri a nostra madre! Ma quando?
— Domandalo a lei! Ella ti dirà chi l’ha fatta soffrire di più.... io, ubbriacone, io, maleducato, o tu con tutta la tua religione! Va, va a domandarglielo!
Egli sollevò una mano e le indicò l’uscio, ed ella capì che non c’era nulla da fare; poteva