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PARTE QUARTA.


I.


La mattina del giorno di Pasqua Gavina andò al Pincio, sola. Neppure in quel giorno Francesco si concedeva riposo, poichè la stagione, (c’è anche la stagione per i medici) non glielo permetteva. In aprile e maggio le cliniche e gli ambulatori sono ancora pieni di malati; più tardi molti medici se ne vanno in vacanza: la stagione è finita. — Resta a sapere se anche per i malati c’è riposo — pensava Gavina, che era stata parecchie volte all’ambulatorio, ed a poco a poco aveva sentito la ripugnanza fisica e la diffidenza che i malati le destavano, non solo cessare, ma cedere il posto ad una pietà sincera.

Ella osservava che i medici, compreso Francesco, trattavano i malati con indifferenza, con sgarbatezza. Sopratutto le dispiacevano gli scherzi spesso di un’ironia crudele che qualche vecchio medico rivolgeva ai malati; e os-