Pagina:Sino al confine.djvu/203


— 197 —


Egli è stato vostro servo, egli può averti fatto dei favori....

— Francesco! Tu parli così? Tu?

— Io suppongo semplicemente.

— E lo fai così, con tanta calma? Vuol dire che non t’importa nulla di me....

— Oh, m’importa più di quanto puoi figurarti!

— E allora perchè parli così? Tu devi aiutarmi! «Devi», capisci? Se ho fatto del male, finora, l’ho fatto perchè nessuno mi aiutava.... perchè ero sola....

— Ma non eri più sola il giorno in cui ci siamo sposati. Ma io non ti faccio alcun rimprovero. Calmati. Nessuno può comprenderti meglio di me. Ricordati quello che ti dissi nel nostro primo colloquio. Te lo ricordi? Lo parole sono inutili, solo i fatti contano.

— Ma i fatti son causati dalle parole! E se tu ora non mi dài un consiglio, se tu ora non mi ajuti....

— Ma, e tu farai quello che io ti consiglierò? Lo farai? Vedremo! — egli disse, alzandosi e cominciando a vestirsi. — Del resto d’ora in avanti tu forse non avrai più bisogno di consigli! La lezione è stata dura, confessalo. Tu dici che sei stata sempre sola. Foste stato così, davvero! Avresti potuto essere un’altra! Ma appunto perchè avevi chi ti guidava sei stata condotta a questo punto.

— E ora basta! Non tormentarmi così —