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estemporaneo. Pare che l’assassinio sia avvenuto per scopo di furto. Il guardiano, la mattina del delitto, si assentò dalla chiesa, e alcuni assicurano che lo stesso giorno cambiò il foglio da 50 lire sparito dal portafoglio della vittima. Altri però notano che se il vecchio avesse voluto rubare, la chiesa contiene oggetti di grande valore. Ad ogni modo egli è scomparso ed è ricercato dai carabinieri, questo mi risulta in modo positivo.»

— Egli è scomparso, perchè? — si domandò Gavina. E provò un senso di sollievo perchè l’ingiusta accusa colpiva zio Sorighe e non un altro: forse un istinto di rancore e di disprezzo contro il vecchio, che ella aveva sempre considerato come un essere spregievole, risaliva dal fondo tenebroso della sua anima; ma dopo il primo istante di smarrimento ella capì ciò che doveva fare.

Corse nella sua camera, prese la lettera di Priamo e l’avvolse in un foglietto sul quale scrisse queste parole: «lettera portata da zio Sorighe a G. la mattina dell’8 gennaio», poi chiuse tutto in una busta che indirizzò al canonico Bellìa.

— Bisogna che esca ancora.... Devo raccomandare questa lettera.... C’è un ufficio postale qui vicino? — domandò al signor Zanche.

L’uomo osservò che ella era pallida e batteva i denti, e la guardò come aspettando una confidenza.