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a lei, al suo diritto di vivere, è stanca della vita.... — egli replicò, facendosi sempre più ardito e cercando di abbracciarla. — Il nostro primo dovere è di pensare a noi, per essere forti e sereni con gli altri. Tante volte l’altruismo è un eccesso di egoismo! Non le sarà mai capitato di far male per voler fare troppo bene?

Ella pensò nuovamente a Priamo.

— D’altronde, Gavina, io sono convinto che le discussioni son vane. Si chiacchiera, così, per chiacchierare; mentre solo i fatti, anche i più minimi, portano modificazioni profonde al nostro modo di pensare e di vivere. Mille volte ho pensato di scriverle; ma a che pro? Ella avrebbe letto e non approvato e forse frainteso le mie idee. Se invece avrà confidenza in me e mi seguirà son certo cambierà completamente carattere. Sarà felice.... vedrà.... le chiederò poco e le darò tutto ciò che potrò darle...

E per dimostrarle coi fatti, come diceva lui, la verità di quanto affermava, le baciò ancora le mani, e la strinse forte a sè, senza chiederle altro.

Gavina si turbava sempre più. Il contatto dell’uomo giovane e ardente le accendeva il sangue; ma invece di rallegrarsi per questo divino soffio di vita, ella provava un malessere strano, quasi un impeto di collera contro la sua debolezza; e siccome l’altro insi-