misure a Jugeri, a Pertiche da 24 Tavole, a Tavole o Pertiche quadrate: per quelli agrimensori empirici, che misuravano secondo antichissime tradizioni di famiglia, e che nelle ville del contado durarono fino ad oggidì, invece la Pertica non era altro che la Pertica quadrata come a’ tempi romani; per questi quindi il fondo donato dall’arcivescovo Anselmo non sarebbe stato di Pertice jugiales septem et Tabule sedecim, ma semplicemente di Pertice 184. Certamente quel fondo era pervenuto all’arcivescovo per eredità o per acquisto: ora, è assai probabile che nei documenti, i quali legittimavano il suo possesso, la misura fosse indicata secondo l’antico sistema, e che quindi, avendo dovuto l’arcivescovo colla donazione del fondo consegnare anche quei documenti, si credette opportuno di porre la indicata avvertenza, affinchè meglio se ne potesse individuare la identità. — E la stessa divisione dello Jugero in 12 parti non è punto una creazione di questi tempi, ma risale essa pure all’epoca romana. In Varrone (R. R. 1, 10) abbiamo: ab hoc principio mensores nonnunquam dicunt in subsicivum esse unciam agri aut sextantem seu quid aliud, cum ad iugerum pervenerunt, e in Columella (R. R. 5, 1. 17; cfr. Lupi, Cod. Dipl. 1,424, che erroneamente volle correggerlo) più esplicitamente si trova chiarita questa espressione, poichè, ove si parla delle suddivisioni dello Jugero, leggiamo: pars XII p. II CCCC, hoc est uncia, in qua sunt scripula XXIII, precisamente come nella Pertica jugalis vi erano 24 Tavole o Pertiche quadrate. corrispondenti salvo il valore del Piede, ed il loro numero di 12 anzichè di 10 nella canna agrimensoria, ai 24 Scri-