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perticas novem et tavolas sedecim ad iusta mensura (ibid. col. 163) e così di seguito, come appare in pressochè innumerevoli altri esempi. Nei documenti anteriori al mille troviamo le suddivisioni portate fino alla mezza Tavola, al quarto di Tavola, al Piede, al mezzo Piede ed all’Oncia. Quindi in una nostra carta del 805 vi ha: per Mensuram et ratione facta tabulas octuaginta septem et quarta parte de Tabula (Lupi 1, 637); in altra del 860, tabula media et pedes dui (ibid. 791); in documenti di vicini contadi, tabulas legiptima iugalis treginta quatuor cum pedes octo — tabula legiptima una cum pedes legiptimos de tabula novem — per mensura iusta Uncias legiptimas decem — pedes legitimos de tabula viginti et uno et uncias decem (H. Patr. Mon. 13, col. 795, 1348, 1401, 1718); tabulas legitimas tredecim cum pedes legitimos de tabula uno uncias sex (Giulini 2 p. 421); tabulas legitimas sex et pedes de tabula uno et dimidium. — tabulas legiptimas quadtuor et pedes legiptimos novem (Hist. P. M. 13 col. 1525, 1539).

§ 13. Venendo a stabilire i rapporti fra queste diverse misure di superfice, noi sappiamo con tutta certezza che 24 Tavole entravano nella Pertica, poichè in un documento del 865 (H. P. M. 13 col. 400) sono enumerati quattro pezzi di terra, che hanno rispettivamente la superficie di Tavole 88+73+64+28=253 quod fiunt toti insimul per mensura iusta Pertica decim et tabolas tredecim, che è il risultato preciso della divisione di 253 per 24, nè deve far specie che nello stesso documento in altro luogo la riduzione delle Tavole in Pertiche conduca ad un risultato un po’ differente, perchè l’errore è troppo