così a Cadore, Aviano, Azzano, Chions, Pordenone il Braccio mercantile è di millim. 695,5, il Piede agrario di millim. 347,7: in tutto il Piceno si usava un Braccio doppio del Piede agrimensorio; a Barchi l’auna sera di millim. 655,8, il Piede di legname di millim. 327,9: a Pilcante, poco discosto da Ala, l’una era di millim. 702,4, l’altro di millim. 351,2. ed esempio notevolissimo è quello di Casale ove il Braccio mercantile di millim. 668,36 non è appunto che il doppio di un antichissimo Piede così detto manuale, il cui valore fu trovato di millim. 324,19Fonte/commento: Pagina:Sextarius Pergami saggio di ricerche metrologiche.djvu/256 (v. le Tavole di Malavasi, Metrol. ital. p. 71-109). Non è adunque una infondata supposizione la nostra, che il Braccio da tela e da panno abbia tratto origine da due Piedi qui introdotti dalla conquista franca, e questo si rafferma anche colla sua divisione in quattro Somessi. Noi teniamo questo nome come una corruzione di un più antico Semis o Semissis, che indicò così la metà della libbra, e dello jugero, come la metà del Piede nella sua divisione duodecimale. Quindi in Catone (R. R. 48) abbiamo: foramina longa pedes tres semissem quadrantem; in Columella (R. R. 3, 13 e 15): campestris locus alte duos pedes et semissem infodiendus est. — non minus allum quam duos pedes et semissem; in Plinio (Nat. hist. 17, 35 § 4): interesse in plantario sesquipedes inter bina semina in latitudinem, in longitudinem semisses (cioè semipedes). E così anche nella età di mezzo, si continuò ad adoperare Semissis non solo, ma ben anco tremissis nel significato di una metà o di un terzo di Piede. In una carta milanese del 781 abbiamo: in longitudinem perticas octo cum pedibus octo cum tremes-